Punzi Leonardo a Cisternino è Agricoltura & Giardinaggio
Xylella: chiamate la neuro! L’OPINIONE di Giuseppe Vinci
Giuseppe Vinci
La proposta del Conosorzio Dop Terra d’Otranto, per il territorio di Cisternino, Ostuni e dintorni, ovvero la muova fascia di contenimento, consiste nel toglieretutte le foglie agli olivi onde evitare il contagio.
Avete letto bene! Toglieretutte le foglie!!!
foto del Conosorzio Dop Terra d’Otranto
Ora il discorso è abbastanza semplice. Senza le foglie, proprio ora che si avvicina la stagione della fioritura, le piante come vanno in fotosintesi, forse con l’intervento divino? Non so quale obbiettivo questo personaggio, il quale si spaccia per ricercatore (non mi pare abbia mai preso un dottorato di ricerca!), se non quello di procurare ulteriore danno agli olivicoltori della bassa Murgia. Per me sarebbe da rinchiudere al più presto!
Non sia mai a qualcuno, dalle parti di Cisternino, venga l’infelice idea di adottare una soluzione simile. Follia allo stato puro! Si rischia di perderepiante, che è bene sottolinearlo, a Cisternino sono sanissime, come pure a Ostuni, Carovigno, San Vito, Francavilla Fontana, Oria.
Quando, ad agosto/settembre del 2013, l’allora direttore dell’Osservatorio Fitosanitario Regionale, dott. Guario, la sua collega dott.sa Percoco, Martelli e i suoi colleghi dell’Università e del Cnr, consigliarono gli olivicoltori del gallipolino le capitozzaturee le sbrancaturedell’olivo per evitare che la “malattia” si diffondesse, non fecero altro che precipitare la situazione, determinando la morte di migliaia di piante e la diffusione di patogeni insettivori come fleotribo, zeuzera, oziorinco e tantissimi altri che, in assenza di ospiti vivi, colonizzarono gli oliveti più prossimi, trasmettendo anche pericolosi patogeni fungini come il Verticillium e altri ancora.
C’è da considerare poi ancora un aspetto importantissimo. Il fenomeno dei disseccamenti nel gallipolino ha avuto inizio, per la quarta volta nella storia degli ultimi 4 secoli, sul finire degli anni ’90 del secolo scorso e si è protratta fino ad oggi, pur restando confinato in modo particolare nel basso Salento.
Usate la ragione, non lasciatevi incantare dai falsi profeti e da millantatori di professione!
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Clicca leggi di più. Cliccando OK o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.AcceptRead More