Turbolenze politiche scuotono violentemente i mai realmente raggiunti equilibri in seno all’amministrazione comunale di Cisternino facente riferimento al gruppo “Noi, Cisternino”, operazione di coalizione (a dir poco) mista che vede insieme esponenti ed anime che vanno dal centro-sinistra alla destra (più o meno estrema) passando per parti che, allora, si dicevano vicini al Movimento 5 Stelle, ambientalisti e non solo: il sindaco Luca Convertini starebbe infatti per ufficializzare il rimpasto di giunta che vedrebbe l’epurazione di Mario Saponaro, assessore ad attività produttive, ecologia e turismo, alcuni tra gli asset strategici per l’amministrazione locale.
Saponaro, già finito al centro di ironiche polemiche per via del sedicentetitolo di “presidentedell’associazione dei Borghi più belli di Puglia” autoconferitosi e pubblicizzato dalla maggioranza tutta, associazione di fatto non ancora esistente, fino a quando una precisa domanda in consiglio comunale da parte del consigliere di opposizione Enzo Perrini ha smascherato il tutto, è di fatto la principale “testa caduta” in nome di un rimpasto amministrativo che ha visto, nel corso di questi tre anni di governo, il volontario allontanamento di Giampiero Bennardi – ex assessore rimasto nei ranghi della maggioranza – e Stefano Guarini – anch’esso rimasto negli scranni dell’amministrazione nonostante le dimissioni “forzate” anche da parti della maggioranza stessa (lo stesso Saponaro?) -, due delle tre anime fondanti e portanti del progetto “Noi, Cisternino”: la terza – quella di Saponaro – è, fino ad ora, rimasta saldamente ancorata alla poltrona assessorile nonostante le molte difficoltàriscontrate nel recente passato in materia di raccolta rifiutie degli anni non indimenticabilisul piano dello sviluppo turistico pur vissuto sull’onda lunga di un trend regionale e territoriale più che favorevole. Un vero e proprio terremoto politico che, comunque, sembra essere cominciato da più di qualche mese e che, a quanto pare, sia stato, di volta in volta, frenatodalle personaliposizioni di quello che oramai si dovrebbe definire ex assessore e, anche, dai mal celati tentennamenti del primo cittadino.
Per Saponaro, che già nell’ultimo consiglio comunale non ha preso il proprio posto tra gli scranni della maggioranza, non ha votato la variazione di bilancio ed avrebbe già svuotato il proprio ufficio dal carteggio utile al lavoro in questi mesi, si tratterebbe di un vero e proprio complottoatto ad indebolirlo perché, specie dopo il defilarsi di Bennardi e Guarini, si sente l’uomo forte della maggioranza(anche in vista delle prossime elezioni amministrative del 2021) e resta arduo difensore del lavoro svolto; il sindaco Convertini – anch’esso al centro di feroci polemiche per via dell’istituzione di uno staff personale, affidato allo stretto parente di un ex dirigente comunale, per via dei propri (prevedibili prima della candidatura e comunque momentaneamente accantonabili, sebbene non spetti a noi definire le priorità personali di un professionista) impegni lavorativi e che costerà alle casse pubbliche una cifra vicina ai 36.000 (trentaseimila) euro – invece, ha derubricato il tutto alla ricerca di nuova linfa per la fine del mandato ed ad un normale avvicendarsi azzerando quelle che erano le nomine alle vecchie maggiori anime del gruppo (appunto Bennardi, Guarini e Saponaro) dando spazio alle “giovani leve“. In questo contesto si inserisce la sempre più probabile nomina di Angelo Semeraro, fino ad ora capogruppo della maggioranza, a rilevare (in parte?) le cariche assessorili lasciate vacanti da Saponaro, del quale Semeraro era un fedelissimo (a proposito, c’è chi si chiede quali saranno i risvolti della vicenda
tra i due) ed il sempre più probabile ingresso di Martino Montanaro, al momento presidente del consiglio comunale, nei ranghi amministrativi. Presidenza del consiglio comunale che potrebbe passare a una delle elette della stessa coalizione.
Sembrerebbero dunque sfumate le papabili nomine di un giovane cistranese esternoal consiglio ma vicino alla maggioranza come assessore al bilancio e quello di un “Mister X” non proveniente dal territorio comunale. Così come quella, dapprima ventilata come possibile assessore all’Urbanistica, dell’ex sindaco Mario Luigi (Gino) Convertini.
Quel che è certo è che il rimpasto si sta consumando al sapore di vetriolo tra Saponaro ed un apparentemente sempre più fragile Luca Convertini, col primo che, nonostante le giustificazioni del primo cittadino, continua a non accettarela mossa ed il secondo che sembrerebbe in balìa degli eventi ed attento solo a non perdere il bandolo della matassa pur di condurre la nave al lontano porto della primavera 2021. Tutti i prevedibili nodi di una maggioranza fin troppo variegata sin dalla prima ora (come noi di CisterninoNotizie.com abbiamo da subito sostenuto) stanno venendo al pettine ed intanto il tanto sbandierato cambiamento del quale il progetto amministrativo si faceva portabandiera, non ha portato risultati tangibili per la comunità.
Tutto questo mentre tutti, tra maggioranza ed opposizione, cominciano già a pensare ai possibili successori di Luca Convertini sulla poltrona di primo cittadino e, tra l’altro, con l’incognita elezioni regionali (primavera 2020) che, certamente, segnerà ulteriori differenzazioni non solo tra i diversi fronti politici contrapposti ma, anche, all’interno delle stesse coalizioni in campo.
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